martedì 29 gennaio 2013

Civitella d'Arna è di nuovo Diocesi


L’antica diocesi di ARNA,
oggi Civitella d’Arna, è di nuovo diocesi

 
Perchè diocesi?

Per spiegare il motivo per cui Arna è tornata ad essere diocesi, bisogna andare molto indietro nel tempo. Fino al V sec., nel territorio dove oggi è situata l’attuale Civitella d’Arna, era ubicata la città di Arna, che  comprendeva al suo interno anche le attuali località di Pianello, Ripa, Pilonico, Castel d’Arno, S. Egidio e Lidarno,   comprese nel territorio della ex XII Circoscrizione del comune di Perugia che portava appunto il nome “Arna”. In questo territorio, grazie a ritrovamenti di reperti archeologici, molti dei quali andati dispersi nel mercato clandestino, altri conservati in case private, ed altri nel Museo Archeologico di Perugia, esistevano insediamenti abitativi sin dalla preistoria. Uno dei reperti più importanti ed interessanti è la testa in bronzo di Hypnos, dio del sonno, trovata a Civitella nel 1860 ed attualmente esposta al British Museum di Londra. Nel V secolo dunque Arna era Municipio Romano e sede Vescovile e l’ultimo Vescovo attestato ad Arna fu Vitaliano nel 499. Dopo quel periodo, non si hanno più notizie su Arna, che sembra sia stata distrutta, insieme a Perugia dai Goti di Totila. Nello scorso anno, in occasione del convegno di studi storici “La Chiesa di Perugia nel primo millennio” ed a coronamento delle celebrazioni diocesane per ricordare il centenario della morte del papa Leone XIII, già Vescovo di Perugia con il nome di Mons. Gioacchino Pecci, l’Arcivescovo di Perugia Mons. Giuseppe Chiaretti ha rivolto una petizione al Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi, affinché nell’annuario Pontificio fosse inserita la diocesi estinta di Arna, (attuale Civitella d’Arna) quale “Sede Titolare Vescovile della Chiesa Cattolica”. La Congregazione per i Vescovi ha così risposto:

“Città del vaticano, 21 aprile 2004, prot. N. 271/04

Eccellenza, con la pregiata del 3 marzo scorso, Vostra eccellenza ha proposto che l’antica diocesi estinta di Arna, in Umbria, venga inserita nell’elenco delle sedi titolari. Questa Congregazione ha valutato attentamente la richiesta e, dopo avere sentito il parere del Pontificio Comitato di Scienze Storiche, ha sottoposto la proposta al Santo Padre. Sono lieto, ore, di comunicarle che Sua Santità, nell’udienza concessami il 17 aprile corrente, ha accolto favorevolmente la menzionata proposta, disponendo che la diocesi di Arna sia inserita tra le sedi titolari vescovili, insieme con le altre già riportate nell’annuario Pontificio. Vostra Eccellenza, pertanto potrà darne notizia alla diocesi ed a quanti fossero eventualmente interessati al provvedimento. Mi è gradita la circostanza per confermarmi con sentimenti di cordiale ossequio.
Dell’Eccellenza Vostra devotissimo nel Signore,
“Giovanni Battista Re”.
Naturalmente questo non significa che a Civitella d’Arna arrivi un vescovo. Nella Chiesa Cattolica, a livello giuridico, esistono due tipi di diocesi: uno residenziale, cioè le diocesi attuali con a capo un vescovo che vi risiede; l’altro titolare, cioè le antiche diocesi dei primordi dell’era cristiana estinte nel corso dei secoli, il cui titolo però viene ancora oggi attribuito a quei vescovi che hanno ruoli diplomatici e non prettamente pastorali nella Chiesa cattolica. Il titolo è puramente a carattere storico, anche se in futuro potrebbe essere assegnata la “Diocesi di Arna” in un qualsiasi luogo del mondo ad un Vescovo titolare a cui venga assegnata una diocesi estinta. Infatti i vescovi si distinguono in diocesani e titolari. I vescovi diocesani hanno la cura pastorale di una diocesi ed erano una volta detti “residenziali”. I vescovi titolari ricoprono altri uffici nella Chiesa. Sono detti tali perché ad essi si suole dare il titolo di una diocesi estinta. A quando risale l’antica diocesi di Arna? A tracciare la sua memoria è lo storico perugino Giovanni Riganelli in un suo recente studio.
 

 

 
PROFILO STORICO dell’ANTICA DIOCESI DI ARNA

“Come nella maggior parte delle città umbre, anche ad Arna, l’antico insediamento che in epoca etrusca costituiva uno degli avamposti perugini alla sinistra del Tevere, il cristianesimo si affermò definitivamente tra il IV e il V secolo. All’affermazione all’interno della città che gli storici vogliono ubicata nell’attuale Civitella d'Arna, seguì una più o meno rapida penetrazione in area rurale, con la “conquista” di quello che ormai da secoli era il territorio pertinente al Municipium Arnate. Questo, costituitosi probabilmente dopo il bellum Perusinum “40 a.C.”, si estendeva ad est di Perugia, tra la riva sinistra del Tevere e quella destra del Chiascio. L’area non era vasta e, probabilmente non andava oltre Collestrada a sud e la zona collinare di Fratticiola Selvatica a nord. Il dato costituito dalla relativa vastità del territorio arnate, contribuisce, a mio avviso in maniera determinante, ad avallare la proposta di una pressoché definitiva cristianizzazione gia’ nel corso del secolo V, forse qualche decennio prima del 499, anno in cui e’ attestato il vescovo di Arna Vitaliano. Ma la vita di questa piccola diocesi non doveva essere lunga e, a quanto sembra, fini’ intorno alla meta’ del secolo VI, quando si ebbe la distruzione della citta’ da parte dei goti. Tale distruzione, si verificò nella fase finale dell’assedio di Perugia da parte delle truppe di Totila, che si concluse nel dicembre del 548 o nel gennaio del 549. tra Goti e Bizantini (535-553), nel corso dell’assedio di Perugia da parte delle truppe di totila che si concluse nel dicembre del 548 o nel gennaio 549. Con la fine della guerra Gotica, su quello che un tempo era stato il territorio Arnate dovette estendere la propria giurisdizione Perugia, sia in materia civile che religiosa. Il fatto che Arna era stata un asorta di di citta’ satellite di quella perugina legittima simile proposta. Tuttavia ben presto le cose sarebbero cambiate radicalmente. L-invasione della penisola da parte dei Longobardi (568) e piu’ ancora le vicende legate al Ducato di Spoleto all-inizio degli anni ’90 del secolo VI decretarono il distacco del territorio Arnate da perugia e il suo ingresso nella diocesi di assisi. Cio’ dovette avvenire nel corso della vicende che, nell’estate del 592 decreto’ la caduta di Perugia in mano longobarda. Tuttavia la soggezione del territorio di Arna ad Assisi e’ attestata per la prima volta solo nel 970, quando Collestrada era di pertinenza dell’episcopio de sesa. Accanto a questa vi sono anche altre testimonianze relative a simile a[appartenenza, ancora sul finire del secolo X e nei successivi. Non di meno, all-indomani del Mille, Perugia da’ inizio ad una fase di espansione di notevole consistenza che, a partere dal secolo XII e dopo la costituzione in Comune cittadino, la portera’ ad ampliare i confini del proprio contado, anche nella zona di Arna. Sta di fatto che il 7 agosto 1186, Enrico Vi riconosceva alla citta’ l’estensione della propria giurisdizione anche in quest’area fino a comprendere il Castel d’Arno. E questo nonostante i diritti vantati sull-insediamneto dal duca di Spoleto che, comunque, venivano riconosciuti. Lungi dall’esaurirsi, la politica espansionistica perseguita da Perugia in quest’area doveva continuare fino a sfociare nell-acquisizione anche della parte meridionale del vecchio territorio Arnate, bel oltre Collestrada. Cio’ si ebbe all’indomani della guerra tra Perugia ed Assisi del 1202, la stessa a cui partecipo’ San Francesco, che, come e’ noto venne fatto prigioniero. Tuttavia l-atto che sancisce l-allargamento del territorio perugino in quest’area, quasi ad inglobare per intero il vecchio Municipium e quindi la diocesi di Arna, e’ quello del 2 settembre 1209, quando si stabili’ che il confine tra la citta’ di Perugia ed Assisi doveva essere segnato dalla cosiddetta Strada de traversa, la via che con andamento nord’sud, ancora oggi costituisce la linea confinaria tra i due comuni. In relazione a tale confine eà il caso di notare che a quel tempo, e per tutto il basso medioevo, l’insediamento di Ospedalicchio, ubicato lungo lasse viario suddetto, si trovavav in territorio perugino, mentre oggi fa parte di quello pertinente al comune di bastia. Come in genere avviene in casi simili, all’espansione politica finì per seguire, probabilmente a distanza di qualche decennio, anche quella religiosa e gli insediamenti che a partire dall’alto medioevo si trovavano nel territorio della diocesi assisiate entrarono a far parte di quella perugina: Civitella d’Arna, Ripa, S. Egidio, Lidarno, Castel d’Arna, Collestrada e gli altri insediamenti presenti in questa parte del contado medievale di Perugia, Ospedalicchio compreso, nel 1332-1334 si trovavano nella diocesi di questa città.
Giovani Riganelli

Mons. Camillo Ballin è il nuovo
Vescovo di Arna

Ad appena un anno dal ripristino da parte del Vaticano della “Antica Diocesi di Arna”, èstato dunque nominato nel mese di settembre 2005, il primo Vescovo Titolare dell’Antica Diocesi estinta di Arna. Dopo 1485 anni, dunque, dall’ultimo Vescovo, che la storia attesta essere stato Vitaliano, nel 521, Civitella d’Arna ed il suo territorio tornano ad avere il giusto riconoscimento storico che questo avvenimento le riconosce. Il Vescovo Camillo Ballin, è stato in visita nella sua Diocesi di Arna, (l’attuale Civitella d’Arna) lunedì 12 settembre 2005,  dove accompagnato dal Vescovo di Perugia Chiaretti e dal vescovo di Gubbio Ceccobelli, ha avuto un incontro molto cordiale, semplice ed emozionante con il parroco Don Gino Francisci e la popolazione locale, intervenuta numerosa alla serata. Nel corso dell’anno 2006 tornerà ancora nella sua Diocesi di Arna, anche se la data del suo arrivo verrà definita in base ai suoi molteplici impegni in quella difficile parte del mondo. Il Rev.do Padre Camillo Ballin, è nato a Fontaniva (provincia di Padova, diocesi di Vicenza) il 24 giugno 1944. Ha compiuto gli studi nei Seminari dei Missionari Comboniani a Padova, Brescia e Novara. Emessa la professione perpetua il 9 settembre 1968, è stato ordinato sacerdote a Verona il 30 Marzo 1969. Dal 1969 al 1971 è stato inviato, dopo l’ordinazione, in Libano e Siria per lo studio della lingua araba. E’ assegnato alla delegazione di Egitto ed ha iniziato l’apostolato nella parrocchia latina San Giuseppe di Zamalek-Cairo. Successivamente ne è divenuto parroco (1972-1979). E’ nominato Superiore di Delegazione e Superiore provinciale (1980-1989). E’ assegnato alla Provincia di Sudan dove ha fondato l’Istituto per la formazione degli insegnanti di religione nelle scuole (1989-2000). Dal 2000 al 2005 è stato Direttore del Centro di Studi Arabi e Islamici Dar Comboni al Cairo (Egitto) ed insegnante nel Seminario maggiore interrittuale. L’ordinazione Episcopale, gli è stata conferita il 2 settembre 2005 nella Cattedrale di Kuwait City, dal Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, Cardinale Crescenzio Sepe, con il Titolo di “Vicario Apostolico di Kuwait e Vescovo Titolare di Arna”

 
12 settembre 2005
il vescovo Camillo Ballin, nella sua prima visita a Civitella d'Arna,
insieme alla popolazione locale 
 
 
 
da sin. don Igino Francisci, il vescovo di Gubbio Ceccobelli, Enrico Baldelli, Camillo Ballin, don Bruno Contini, don Giacomo Rossi ed il vescovo di Perugia Chiaretti
 




 
 
 
 





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