L’antica diocesi di
ARNA,
oggi Civitella d’Arna, è di nuovo diocesi
oggi Civitella d’Arna, è di nuovo diocesi
Perchè diocesi?
Per
spiegare il motivo per cui Arna è
tornata ad essere diocesi, bisogna andare molto indietro nel tempo. Fino al V sec.,
nel territorio dove oggi è situata l’attuale Civitella d’Arna, era ubicata la città di Arna, che comprendeva al
suo interno anche le attuali località di Pianello,
Ripa, Pilonico, Castel d’Arno, S. Egidio e Lidarno, comprese nel territorio della ex XII
Circoscrizione del comune di Perugia che portava appunto il nome “Arna”. In questo territorio, grazie a
ritrovamenti di reperti archeologici, molti dei quali andati dispersi nel
mercato clandestino, altri conservati in case private, ed altri nel Museo Archeologico di Perugia, esistevano insediamenti
abitativi sin dalla preistoria. Uno dei reperti più importanti ed interessanti
è la testa in bronzo di Hypnos, dio
del sonno, trovata a Civitella nel 1860 ed attualmente esposta al British
Museum di Londra. Nel V secolo dunque Arna era Municipio Romano e sede
Vescovile e l’ultimo Vescovo attestato ad Arna fu Vitaliano nel 499. Dopo quel
periodo, non si hanno più notizie su Arna, che sembra sia stata distrutta,
insieme a Perugia dai Goti di Totila. Nello scorso anno, in occasione del
convegno di studi storici “La Chiesa di Perugia nel primo millennio” ed a
coronamento delle celebrazioni diocesane per ricordare il centenario della
morte del papa Leone XIII, già Vescovo di Perugia con il nome di Mons. Gioacchino
Pecci, l’Arcivescovo di Perugia Mons. Giuseppe Chiaretti ha rivolto una
petizione al Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i
Vescovi, affinché nell’annuario Pontificio fosse inserita la diocesi estinta di
Arna, (attuale Civitella d’Arna) quale “Sede Titolare Vescovile della Chiesa
Cattolica”. La Congregazione per i Vescovi ha così risposto:
“Città
del vaticano, 21 aprile 2004, prot. N. 271/04
Eccellenza, con la
pregiata del 3 marzo scorso, Vostra eccellenza ha proposto che l’antica diocesi
estinta di Arna, in Umbria, venga inserita nell’elenco delle sedi titolari. Questa Congregazione
ha valutato attentamente la richiesta e, dopo avere sentito il parere del
Pontificio Comitato di Scienze Storiche, ha sottoposto la proposta al Santo
Padre. Sono lieto, ore, di
comunicarle che Sua Santità, nell’udienza concessami il 17 aprile corrente, ha
accolto favorevolmente la menzionata proposta, disponendo che la diocesi di
Arna sia inserita tra le sedi titolari vescovili, insieme con le altre già
riportate nell’annuario Pontificio. Vostra Eccellenza,
pertanto potrà darne notizia alla diocesi ed a quanti fossero eventualmente
interessati al provvedimento. Mi è gradita la
circostanza per confermarmi con sentimenti di cordiale ossequio.
Dell’Eccellenza Vostra
devotissimo nel Signore,
“Giovanni Battista
Re”.
Naturalmente
questo non significa che a Civitella d’Arna arrivi un vescovo. Nella
Chiesa Cattolica, a livello giuridico, esistono due tipi di diocesi: uno
residenziale, cioè le diocesi attuali con a capo un vescovo che vi risiede;
l’altro titolare, cioè le antiche diocesi dei primordi dell’era cristiana
estinte nel corso dei secoli, il cui titolo però viene ancora oggi attribuito a
quei vescovi che hanno ruoli diplomatici e non prettamente pastorali nella
Chiesa cattolica. Il titolo è puramente a carattere storico, anche se in futuro
potrebbe essere assegnata la “Diocesi di Arna” in un qualsiasi luogo del mondo
ad un Vescovo titolare a cui venga assegnata una diocesi estinta. Infatti i
vescovi si distinguono in diocesani e titolari. I vescovi diocesani hanno la
cura pastorale di una diocesi ed erano una volta detti “residenziali”. I
vescovi titolari ricoprono altri uffici nella Chiesa. Sono detti tali perché ad
essi si suole dare il titolo di una diocesi estinta. A quando risale l’antica
diocesi di Arna? A tracciare la sua memoria è lo storico perugino Giovanni
Riganelli in un suo recente studio.
PROFILO
STORICO dell’ANTICA DIOCESI DI ARNA
“Come
nella maggior parte delle città umbre, anche ad Arna, l’antico insediamento che
in epoca etrusca costituiva uno degli avamposti perugini alla sinistra del
Tevere, il cristianesimo si affermò definitivamente tra il IV e il V secolo. All’affermazione
all’interno della città che gli storici vogliono ubicata nell’attuale Civitella
d'Arna, seguì una più o meno rapida penetrazione in area rurale, con la
“conquista” di quello che ormai da secoli era il territorio pertinente al Municipium
Arnate. Questo, costituitosi probabilmente dopo il bellum Perusinum
“40 a.C.”, si estendeva ad est di Perugia, tra la riva sinistra del Tevere e
quella destra del Chiascio. L’area non era vasta e, probabilmente non andava
oltre Collestrada a sud e la zona collinare di Fratticiola Selvatica a nord. Il
dato costituito dalla relativa vastità del territorio arnate, contribuisce, a
mio avviso in maniera determinante, ad avallare la proposta di una pressoché
definitiva cristianizzazione gia’ nel corso del secolo V, forse qualche
decennio prima del 499, anno in cui e’ attestato il vescovo di Arna Vitaliano.
Ma la vita di questa piccola diocesi non doveva essere lunga e, a quanto
sembra, fini’ intorno alla meta’ del secolo VI, quando si ebbe la distruzione
della citta’ da parte dei goti. Tale distruzione, si verificò nella fase finale
dell’assedio di Perugia da parte delle truppe di Totila, che si concluse nel
dicembre del 548 o nel gennaio del 549. tra Goti e Bizantini (535-553), nel
corso dell’assedio di Perugia da parte delle truppe di totila che si concluse
nel dicembre del 548 o nel gennaio 549. Con la fine della guerra Gotica, su
quello che un tempo era stato il territorio Arnate dovette estendere la propria
giurisdizione Perugia, sia in materia civile che religiosa. Il fatto che Arna
era stata un asorta di di citta’ satellite di quella perugina legittima simile
proposta. Tuttavia ben presto le cose sarebbero cambiate radicalmente.
L-invasione della penisola da parte dei Longobardi (568) e piu’ ancora le
vicende legate al Ducato di Spoleto all-inizio degli anni ’90 del secolo VI
decretarono il distacco del territorio Arnate da perugia e il suo ingresso
nella diocesi di assisi. Cio’ dovette avvenire nel corso della vicende che,
nell’estate del 592 decreto’ la caduta di Perugia in mano longobarda. Tuttavia
la soggezione del territorio di Arna ad Assisi e’ attestata per la prima volta
solo nel 970, quando Collestrada era di pertinenza dell’episcopio de sesa. Accanto
a questa vi sono anche altre testimonianze relative a simile a[appartenenza,
ancora sul finire del secolo X e nei successivi. Non di meno, all-indomani del
Mille, Perugia da’ inizio ad una fase di espansione di notevole consistenza
che, a partere dal secolo XII e dopo la costituzione in Comune cittadino, la
portera’ ad ampliare i confini del proprio contado, anche nella zona di Arna.
Sta di fatto che il 7 agosto 1186, Enrico Vi riconosceva alla citta’
l’estensione della propria giurisdizione anche in quest’area fino a comprendere
il Castel d’Arno. E questo nonostante i diritti vantati sull-insediamneto dal
duca di Spoleto che, comunque, venivano riconosciuti. Lungi dall’esaurirsi, la
politica espansionistica perseguita da Perugia in quest’area doveva continuare
fino a sfociare nell-acquisizione anche della parte meridionale del vecchio
territorio Arnate, bel oltre Collestrada. Cio’ si ebbe all’indomani della
guerra tra Perugia ed Assisi del 1202, la stessa a cui partecipo’ San
Francesco, che, come e’ noto venne fatto prigioniero. Tuttavia l-atto che
sancisce l-allargamento del territorio perugino in quest’area, quasi ad
inglobare per intero il vecchio Municipium e quindi la diocesi di Arna,
e’ quello del 2 settembre 1209, quando si stabili’ che il confine tra la citta’
di Perugia ed Assisi doveva essere segnato dalla cosiddetta Strada de
traversa, la via che con andamento nord’sud, ancora oggi costituisce la
linea confinaria tra i due comuni. In relazione a tale confine eà il caso di
notare che a quel tempo, e per tutto il basso medioevo, l’insediamento di
Ospedalicchio, ubicato lungo lasse viario suddetto, si trovavav in territorio
perugino, mentre oggi fa parte di quello pertinente al comune di bastia. Come
in genere avviene in casi simili, all’espansione politica finì per seguire,
probabilmente a distanza di qualche decennio, anche quella religiosa e gli
insediamenti che a partire dall’alto medioevo si trovavano nel territorio della
diocesi assisiate entrarono a far parte di quella perugina: Civitella d’Arna,
Ripa, S. Egidio, Lidarno, Castel d’Arna, Collestrada e gli altri insediamenti
presenti in questa parte del contado medievale di Perugia, Ospedalicchio
compreso, nel 1332-1334 si trovavano nella diocesi di questa città.
Giovani
Riganelli
Mons. Camillo Ballin è il nuovo
Vescovo di Arna
Vescovo di Arna
Ad
appena un anno dal ripristino da parte del Vaticano della “Antica Diocesi di
Arna”, èstato dunque nominato nel mese di settembre 2005, il primo Vescovo
Titolare dell’Antica Diocesi estinta di Arna. Dopo 1485 anni, dunque,
dall’ultimo Vescovo, che la storia attesta essere stato Vitaliano, nel 521,
Civitella d’Arna ed il suo territorio tornano ad avere il giusto riconoscimento
storico che questo avvenimento le riconosce. Il Vescovo Camillo Ballin, è stato
in visita nella sua Diocesi di Arna, (l’attuale Civitella d’Arna) lunedì 12
settembre 2005, dove accompagnato dal Vescovo di Perugia Chiaretti e dal vescovo di
Gubbio Ceccobelli, ha avuto un incontro molto cordiale, semplice ed emozionante
con il parroco Don Gino Francisci e la popolazione locale, intervenuta numerosa
alla serata. Nel corso dell’anno 2006 tornerà ancora nella sua Diocesi di Arna,
anche se la data del suo arrivo verrà definita in base ai suoi molteplici
impegni in quella difficile parte del mondo. Il Rev.do Padre Camillo Ballin, è
nato a Fontaniva (provincia di Padova, diocesi di Vicenza) il 24 giugno 1944.
Ha compiuto gli studi nei Seminari dei Missionari Comboniani a Padova, Brescia
e Novara. Emessa la professione perpetua il 9 settembre 1968, è stato ordinato
sacerdote a Verona il 30 Marzo 1969. Dal 1969 al 1971 è stato inviato, dopo
l’ordinazione, in Libano e Siria per lo studio della lingua araba. E’ assegnato
alla delegazione di Egitto ed ha iniziato l’apostolato nella parrocchia latina
San Giuseppe di Zamalek-Cairo. Successivamente ne è divenuto parroco
(1972-1979). E’ nominato Superiore di Delegazione e Superiore provinciale
(1980-1989). E’ assegnato alla Provincia di Sudan dove ha fondato l’Istituto
per la formazione degli insegnanti di religione nelle scuole (1989-2000). Dal
2000 al 2005 è stato Direttore del Centro di Studi Arabi e Islamici Dar Comboni
al Cairo (Egitto) ed insegnante nel Seminario maggiore interrittuale.
L’ordinazione Episcopale, gli è stata conferita il 2 settembre 2005 nella
Cattedrale di Kuwait City, dal Prefetto della Congregazione per
l’Evangelizzazione dei Popoli, Cardinale Crescenzio Sepe, con il Titolo di
“Vicario Apostolico di Kuwait e Vescovo Titolare di Arna”
12 settembre 2005
il vescovo Camillo Ballin, nella sua prima visita a Civitella d'Arna,
insieme alla popolazione locale
insieme alla popolazione locale
da sin. don Igino Francisci, il vescovo di Gubbio Ceccobelli, Enrico Baldelli, Camillo Ballin, don Bruno Contini, don Giacomo Rossi ed il vescovo di Perugia Chiaretti
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